Posted by Fabio Ligonzo
| 05:43
«Bisogna
stare insieme, le piccole aziende
devono consorziarsi. L'aeroporto ha potenzialità e il
collegamento con il porto sarà fondamentale. Il porto vive una fase delicatissima, si attende un nuovo concessionario, mentre 540 operai
sono in cassa integrazione. La notizia della
nuova Autorità portuale pugliese con sede a Taranto, se pur non ufficiale, ci dà speranza.
I destini dell'aeroporto si incrociano con quelli del porto». Pelillo
non esclude i voli civili:
«La situazione è cambiata, il brand Puglia
attira un grande flusso turistico, il traffico degli
scali di Bari e Brindisi
cresce. Lo scalo di Taranto ha una vocazione
industriale, sarà un luogo di sperimentazione tecnologica, dovrebbe essere l'interfaccia del porto, ma potrebbe anche essere luogo di apertura
alle rotte civili
e commerciali, così come richiamato
da Emiliano, considerando le richieste di approdo di territori
vicini, come Basilicata
e Calabria. Ad una condizione: che si vinca la scommessa
di ambientalizzare
la grande industria. Le cose staranno
insieme se cancelleremo l'etichetta della "città dei veleni"»